Le stromatoliti sono definite strutture organo-sedimentarie poiché si formano per interazione tra organismi e sedimento depositato al fondo. Tali strutture rappresentano una delle più antiche documentazioni della vita sulla terra, si ritrovano facilmente nei depositi paleozoici e archeozoici, fino a testimoniare la vita di tre miliardi di anni fa.
Attualmente si formano ai climi tropicali ed in particolare è bene ricordare le celebri stromatoliti colonnari della Shrak Bay, una località dell’Australia Occidentale.
La formazione di queste strutture è strettamente legata all’associazione di batteri e alghe cianoficee (azzurre) in grado di costituire dei feltri ciano-batterici in ambienti costieri tropicali. Durante gli uragani, mareggiate e maree sigiziali la violenza delle onde porta in sospensione il fango presente all’interno delle lagune, questo fango viene trasportato nelle zone più interne fino a decantare sopra i tappeti ciano-batterici quando le condizioni tornano alla normalità. I batteri coperti dal livello a fanghi, per non soffocare, crescono tra un grano è l’altro del sedimento sovrastante e riconquistano la superficie.
La figura sotto mostra chiaramente i filamenti batterici che si fanno spazio tra il sedimento fino a raggiungere il livello sovrastante ossigenato.
In questo modo il livello fangoso viene inglobato nel tappeto ciano-batterico, si crea una lamina sottile che subirà un processo di fossilizzazione.
Quella che appare come una superfice sottilmente laminata non è altro che l’associazione di centinaia di lamine fangose depositate a seguito di molteplici eventi di tempesta e mareggiate. Le stromatoliti, ben visibili ad occhio nudo, sono presenti molto spesso all’interno di pietre da costruzione e pavimentazione, conferendo alle stesse dei motivi ornamentali di gran pregio.